Poul Henningsen aveva un’idea molto chiara per l’illuminazione nei ristoranti in cui riteneva importante avere una luce calda e accogliente, per cui utilizzava una superficie di colore dorato, al contrario dell’illuminazione negli ospedali e dal dentista, per esempio, in cui si utilizzava maggiormente superfici bianche.
Le primissime lampade sono tutte state progettate con i paralumi in metallo, ma Poul Henningsen desiderava produrre anche una variante della lampada con una dispersione diversa della luce direzionata verso il basso invece. Quest’idea è risultata nei paralumi in vetro opalino con la superficie del lato inferiore sabbiato.
Questo paralume in vetro permetteva di emettere il 12% della luce aumentando la luminosità generale della stanza, mentre la maggior parte della luce rimase riflessa verso il basso e i lati dalla superficie opaca del lato inferiore dei paralumi.
Gli stessi principi che guidarono la progettazione dei paralumi in metallo opaco sono stati applicati anche alla produzione dei paralumi nel nuovo materiale.