Come distinguere un oggetto sostenibile da uno non sostenibile? Non è sempre facile capirlo a prima vista, soprattutto quando si tratta di una lampada dalle dimensioni ridotte e dalle linee impeccabili.
Oplight dimostra che i prodotti tecnologicamente avanzati possono essere realizzati nel rispetto dell'ambiente. Sebbene gli spessori siano minimi, non è stata utilizzata alcuna colla per assemblare le diverse parti. Pertanto, possono essere smontati, sostituiti singolarmente e riciclati separatamente a seconda del materiale.
Innanzitutto, la scocca è realizzata in alluminio fuso, un materiale leggero e resistente, facile da riciclare. Il colore consiste in una verniciatura a polvere, che non richiede solventi nel processo di verniciatura, perché anche i metodi di produzione sono considerati nell'impatto ambientale complessivo.
La sorgente LED all'interno di Oplight è altamente efficiente, ovvero emette una grande quantità di luce in relazione all'energia consumata, con una durata di vita di oltre 50.000 ore. In caso di guasto o di disponibilità di sorgenti luminose più efficienti, la scheda può essere sostituita senza dover smaltire il resto della lampada, con un notevole risparmio in termini di risorse.
Questo è possibile perché la scheda LED non è incollata al dissipatore di calore come di consueto e la sua sostituzione non richiede ulteriori attrezzature sofisticate. Al contrario, può essere effettuata da un normale elettricista senza portare la lampada in negozio per l'aggiornamento.
Il diffusore, ovvero la copertura trasparente che funge da lente, è realizzato in policarbonato stampato a iniezione. Grazie alla sua flessibilità, scatta in posizione e può essere rimosso per accedere alla sorgente LED e reinstallato senza compromettere l'elasticità. In caso di rottura, può essere ovviamente riutilizzato e sostituito.
Per tutti questi motivi, Oplight è una lampada a prova di futuro, destinata a durare a lungo e, in definitiva, a non sprecare nulla.
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